L’attività in piscina, svolta da Ottobre a Giugno, rientra in quelle dell’area dello sport. Anche questa attività rientra in quelle proposte dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Atletico Aipd. Nell’ultima stagione sportiva 2018/2019 è stata condotta da Riccardo La Porta, istruttore federale messo a disposizione dalla società Acqua Sport, la società che ha in gestione l’impianto comunale di Oristano, la struttura, cioè, in cui si svolgono le attività. Per esigenze organizzative, la piscina è proposta in tre giornate, il lunedi mattina, il mercoledi mattina e il venerdi mattina: anche se i gruppi che vi partecipano sono due, uno che frequenta due volte alla settimana e uno che frequanta solo il mercoledi mattina.

I due gruppi, nonostante in acqua lavorino con l’istruttore, sono sempre accompagnati anche dagli educatori AIPD sia per il trasporto, che per l’autonomia negli spogliatoi, che per l’affiancamento dell’istruttore da bordo vasca.

Anche per questa attività, così come per tutte quelle dell’area sportiva, sono due le fasi principali di operatività: la fase di autonomia negli spogliatoi, la fase sportiva in acqua.
Negli spogliatoi, prima e dopo l’attività in acqua, gli atleti conducono tutte le operazioni finalizzate sia al prepararsi ad entrare in vasca e sia alla cura di sé per il rientro a casa.
Svestirsi, occupare in maniera ordinata uno spazio negli spogliatoi, farsi una doccia veloce prima di entrare in vasca o farsi la doccia al termine dell’attività, rivestirsi, asciugarsi i capelli, riordinarsi la borsa sportiva: queste le operazioni che gran parte del gruppo conduce in completa autonomia. Tutte, come scritto, con la supervisione dell’educatore, che solo in alcuni casi interviene con l’aiuto fisico o indicazioni verbali.
L’attività di nuoto, invece, in vasca da 20 metri, si svolge con il supporto dell’istruttore federale.

I gruppi diversi, nei due turni, si sono resi necessari per differenziare le attività. Il gruppo che frequenta una sola volta alla settimana sostiene esercizi di mera attività motoria in acqua, mentre il secondo gruppo, da alcuni anni lavora alla pratica preagonistica del nuoto. E se alla fine, quasi tutti gli atleti praticamente riescono a svolgere i movimenti di base con la cura della “gambata” e delle “bracciate” sia a stile libero che a dorso, ancora si lavora, invece, sul perfezionare il metodo di respirazione. Aspetto, questo, importante sia per la resistenza fisica cheper  l’apprendimento della disciplina nella sua completezza.

Non manca l’utilizzo di alcuni ausilii come le tavolette, i tubi e, solo per alcuni, anche le pinne. Per ovviare agli sbalzi di temperatura all’interno dell’impianto, alcuni sono dotati di una muta. Accolta con un po’ di scetticismo iniziale, la scelta si è rivelata efficace per lo svolgimento sereno dell’attività.

Infine, da segnalare l’importanza dell’attività nell’aspetto dell’integrazione. Sia gli spogliatoi che le corsie in vasca sono sempre condivise, in maniera molto positiva, con persone sconosciute.