La pallavolo, come sport di squadra, è un mezzo per trasmettere regole fondamentali della vita ed esprime  valori educativi fondamentali quali tolleranza, spirito di squadra, lealtà; aiuta a far gruppo e a creare senso di appartenenza e relazione. Questa attività sportiva risponde ad una espressa richiesta, nata nel 2014, da un gruppo di ragazze.

L’attività è suddivisa in due fasi principali: la fase di autonomia negli spogliatoi e la fase sportiva.

Negli spogliatoi, prima e dopo la fase sportiva, le atlete conducono tutte le operazioni finalizzate sia al prepararsi per l’attività con abbigliamento sportivo adeguato e sia alla cura di se e per il rientro a casa. Cambiarsi, occupare in maniera ordinata uno spazio, riordinarsi la borsa, mettersi l’abbigliamento adeguato: queste le operazioni che gran parte del gruppo conduce in completa autonomia.

La parte prettamente sportiva vede le atlete svolgere un allenamento suddiviso in una prima parte generale con esercizi di riscaldamento muscolare, corsa e stretching. Successivamente si passa all’uso del pallone. Si lavora, durante l’anno, sulle parti specifiche della pallavolo, curando il contatto delle mani con la palla, lo spostamento rispetto a questa e le varie tecniche specifiche (palleggio, bagher, battuta).
L’ultima parte dell’allenamento coincide con una fase di gioco finalizzata a capire come ci si sposta in campo e quali sono le peculiarità del gioco. Ci son delle criticità legate alla complessità dello sport su cui si sta lavorando. Spostarsi e prendere il pallone quando questo è nella fase di volo e successivamente passarlo a una compagna richiede molta più attenzione rispetto alla fase di gioco.